Svizzera

Verso l'iniziativa per ridurre il canone radio-tv

Piero Marchesi (UDC): "Dibattito su quali media vogliamo". Il presidente Marco Chiesa non vede legami con la bocciatura del pacchetto ai privati

  • 13 febbraio 2022, 16:40
  • 20 novembre, 18:39
Una fattura della Serafe, ente che riscuote il canone radio-tv

La tassa di ricezione sarà presto di nuovo sotto pressione.

  • archivio Keystone
Di: Antonio Civile 

"Dobbiamo discutere di quale di tipo di media vogliamo, di quale canone radio televisivo vogliamo prelevare dai cittadini, e di conseguenza saranno sempre i cittadini a decidere". Come già fu il caso nel 2018 sull'iniziativa No Billag.

Così ha detto il consigliere nazionale ticinese UDC Piero Marchesi, commentando nello speciale votazioni su LA1 di questa domenica la bocciatura del pacchetto federale di sostegno ai media privati. Il politico dell'UDC ha sottolineato che l'iniziativa per la riduzione a 200 franchi della tassa di ricezione "è un obiettivo dell'UDC, ma non sarà lanciata dal partito ma da un gruppo di associazioni".

01:26

Marchesi e l'iniziativa per ridurre il canone radio-tv

RSI Info 13.02.2022, 16:08

Nel programma è intervenuto anche il presidente dell'UDC nazionale, Marco Chiesa, chiamato a commentare il legame fra la bocciatura del sostegno di Berna ai media privati e una "eventuale" iniziativa sui 200 franchi di canone radio-tv. "Io non vedo collegamenti. Sono i media a vederli. Credo che la SSR possa essere arrabbiata con i grandi attori del quarto potere in Svizzera perché loro stessi hanno creato questa unione delle due cose". Chiesa si è pero espresso sul tema dell'indipendenza dei media.

La posizione integrale del consigliere agli Stati ticinese è nel video:

02:15

La reazione del presidente UDC Marco Chiesa

RSI Info 13.02.2022, 16:14

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