Una prima reazione allo scenario presentato giovedì dalla Segreteria di Stato per l’economia (SECO), che prevede la peggiore recessione economica dalla prima crisi petrolifera del 1975, non si è fatta attendere. "Non si tratta più di una crisi a corto termine con una ripresa rapida, ma di una minaccia a lungo raggio", dichiara il responsabile della politica economica di Travail.Suisse Gabriel Fischer. "Ulteriori misure a sostegno dell'economia sono necessarie quanto urgenti. Bisogna preservare e potenziare gli strumenti destinati a garantire le rendite degli stipendiati e delle stipendiate".
La richiesta di ulteriori aiuti da parte della confederazione sindacale si aggiunge a tutte quelle giunte nel corso degli ultimi giorni e ore dagli altri partner sociali e dai partiti. Tutti rivendicano lo stanziamento di massicce risorse aggiuntive per evitare che l'economia e i lavoratori svizzeri patiscano conseguenze troppo pesanti.
CSI 18.00 del 23.04.2020 - "In Ticino situazione più grave rispetto al resto della Svizzera, economia più debole" - Amalia Mirante intervistata da Pervin Kavakcioglu
RSI Info 23.04.2020, 20:58
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Lo scenario delineato dal gruppo di esperti della SECO, indubbiamente, è di quelli che non promettono nulla di buono. "Siamo confrontati con una combinazione di fattori unica nella storia", ha spiegato Eric Scheidegger, capo della direzione politica economica. "Vi è un crollo dell'attività economica in Svizzera, ma anche dei consumi delle economie domestiche. E la stessa cosa avviene in parallelo nella maggior parte degli altri paesi del mondo, in particolare nei principali partner commerciali della Confederazione".
In cifre la crescita dell’economia svizzera dovrebbe diminuire del 6,7% al netto degli eventi sportivi, contro l’1,5% previsto in marzo. Il tasso di disoccupazione medio annuo si attesterebbe al 3,9% invece che al 2,8% come pronosticato il mese scorso. Il trend negativo è atteso anche per il 2021, quando un aumento del PIL del 5,2 % non permetterà di recuperare quanto perso nell'anno prima.
Per quanto riguarda l'anno corrente, il tasso di disoccupazione medio annuo si attesterebbe al 3,9% invece che al 2,8% come pronosticato il mese scorso, mentre nel 2021 le persone senza lavoro potrebbero toccare il 4,1 %. Un dato tutto sommato basso se paragonato a livello internazionale, ma che non deve trarre in inganno, come precisa ancora Scheidegger: "Si tratta di una crescita velocissima, pensando ai dati di inizio anno come il 2,5% registrato in febbraio".
SECO, è la peggiore recessione in 45 anni
Telegiornale 23.04.2020, 22:00