Il Governo vodese vira a destra. L'elezione al Consiglio di Stato della giovane centrista Valérie Dittli ha suscitato grande sorpresa, mentre la socialista uscente Cesla Amarelle rimane in disparte, così come il candidato dell'UDC. Tre PLR, due socialisti, un verde e un centrista compongono ora l'Esecutivo.
Dopo l'elezione dell'uscente del PLR Christelle Luisier al primo turno, le socialiste uscenti Nuria Gorrite (91'690) e Rebecca Ruiz (90'556) sono arrivate ai primi posti domenica davanti ai due consiglieri nazionali del PLR Isabelle Moret (87'646 voti) e Frédéric Borloz (87'372). Al quinto posto, il verde Vassilis Venizelos, che è riuscito a migliorare la sua posizione rispetto al primo turno. Con 81'509 voti, ha salvato il seggio che il suo partito ha tenuto per 28 anni nel Consiglio di Stato. L'affluenza è stata del 37,59%, con un leggero aumento rispetto al primo turno.
La maggioranza ha vinto senza l'UDC
Tutto si è deciso tra la nuova arrivata, Valérie Dittli, e la socialista uscente Cesla Amarelle. L'alleanza di destra è riuscita a piazzare Valérie Dittli, 29 anni (80'431 voti), quasi sconosciuta prima delle elezioni e che non ha mai avuto un mandato elettorale. La presidente del micropartito del Centro (ex-PDC), è stata preferita al suo compagno di corsa dell'UDC, Michaël Buffat, arrivato ottavo e ultimo (73'374).
La destra recupera così la maggioranza che aveva perso nel 2011, dopo la morte dell'UDC Jean-Claude Mermoud.
Battuta d'arresto per Amarelle
La battuta d'arresto è netta per la socialista uscente Cesla Amarelle, in Consiglio di Stato dal 2017, finita al settimo posto (76'060 voti), molto dietro alle sue compagne di corsa Nuria Gorrite e Rebecca Ruiz. Ha probabilmente pagato lo scotto di un dipartimento molto delicato, quello delle scuole.

Secondo turno a Vaud
Telegiornale 10.04.2022, 14:30