Non si arresta il calo delle vendite nei negozi della Svizzera, che anzi vedono accentuarsi l'andamento negativo. Infatti in giugno il giro d'affari del commercio al dettaglio è calato del 4,6% in termini nominali rispetto allo stesso mese del 2015. Si tratta inoltre del 18° arretramento mensile consecutivo e della flessione più rilevante registrata dal gennaio 2003.
In termini reali, vale a dire tenendo conto delle correzioni apportate per compensare i diversi giorni di vendita e le festività, la diminuzione si attesta al 3,9%. Lo ha comunicato martedì l'Ufficio federale di statistica (UST).
Scendendo nei dettagli, al netto dei carburanti il fatturato in giugno è calato rispetto al 2015 del 3,7% considerando le correzioni dei giorni, mentre a livello nominale si è contratto del 4,2%. Il comparto alimenti, bevande e tabacco è sceso dell'1,7% in termini reali, mentre quello non alimentare è diminuito del 5,1%; a livello nominale le variazioni sono rispettivamente del -1,5% e del -6,8%.
ATS/EnCa