Il Consiglio federale intende revocare la cittadinanza ad una 30enne franco-svizzera, nata e cresciuta a Ginevra, sostenitrice dello Stato Islamico e da quattro anni in Siria.
La decisione è apparsa sul Foglio Federale e può essere oggetto di ricorso entro trenta giorni. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha finora tentato invano di rintracciare e rimpatriare dal Medio Oriente le due figlie della donna.
Secondo il sito web della Tages-Anzeiger, la donna è nata e cresciuta a Ginevra. È partita per la Siria nel 2016 con le sue due figlie maggiori all'insaputa dei due padri. Lì si è poi sposata con un combattente ucciso in un raid di droni nel 2018.
Sarebbe la seconda volta dalla seconda guerra mondiale che un cittadino svizzero viene denaturalizzato. A settembre la SEM aveva già revocato il passaporto di un turco-svizzero. L'uomo era già stato condannato a diversi anni di carcere dal Tribunale penale federale nel 2017 per propaganda dello Stato Islamico e reclutamento di combattenti per un gruppo terroristico.
Cittadinanza revocata?
Telegiornale 01.01.2020, 21:00