Si delineano un "no" all'iniziativa "Moneta Piena" e un "sì" alla nuova legge sui giochi in denaro. Sono queste le prime tendenze dell'elettorato in vista delle votazioni popolari del 10 giugno. A inquadrarle è il primo sondaggio commissionato dalla SSR all'istituto demoscopico gfs.bern: il rilevamento, realizzato fra il 16 e il 26 aprile scorsi, si basa sulle risposte espresse da 1'200 persone aventi diritto di voto e selezionate in maniera rappresentativa. Il margine di errore si attesta sul 2,9%.
Iniziativa "Moneta intera"
Ma andiamo per ordine, iniziando con il primo oggetto indicato sulle schede di voto: l'iniziativa volta a far sì che l'emissione della totalità della moneta (denaro contante, ma anche moneta scritturale dei conti bancari) venga riservata esclusivamente alla BNS. Lo schieramento del "no", fra posizioni certamente contrarie e piuttosto contrarie, arriva al 49% degli interpellati. L'area dei consensi raggiunge complessivamente il 35%, mentre il 16% degli intervistati non si è ancora fatto un'opinione.
Iniziativa "Moneta intera": il quadro delle tendenze
Fin qui, il dato complessivo. A livello regionale si possono tuttavia constatare dati in controtendenza. A fronte infatti del "no" al testo che prevale nella Svizzera tedesca (54%, fra pareri certamente e piuttosto contrari), vi è una prevalenza di posizioni nell'insieme favorevoli in Romandia (42%) e anche nella Svizzera italiana (45%). Lo stadio di formazione delle opinioni viene per ora definito medio-basso.
Legge sui giochi in denaro
Gli orientamenti appaiono invece diversi per quanto attiene al secondo oggetto posto in votazione: la normativa che si prefigge di modernizzare il mercato elvetico dei giochi in denaro, rafforzando la protezione dei consumatori. I consensi alla nuova legge, fra opinioni certamente favorevoli o piuttosto favorevoli, si attestano sul 52%. Contrario è complessivamente il 39% degli interpellati. Indecisione viene invece manifestata dal 9%.
Gli orientamenti degli elettori sulla nuova normativa
Tendenze, queste, che trovano sostanzialmente riscontro sul piano regionale. Nella Svizzera tedesca i pareri complessivamente favorevoli sono espressi dal 49% degli intervistati. Ben più ampie, invece, le maggioranze di consensi alla nuova legge registrate nella Svizzera italiana (62%) e in Romandia (63%).
Le tendenze sulla partecipazione al voto
Su un piano più globale - sottolineano i realizzatori del sondaggio - i due oggetti non sembrano motivare particolarmente gli elettori a partecipare al voto. Solo il 38% degli interpellati, infatti, ha espresso l'intenzione certa di voler prendere parte alle votazioni del prossimo 10 giugno. Un dato che viene giudicato piuttosto debole, ad una cinquantina di giorni dall'appuntamento alle urne.
Alex Ricordi