Il Consiglio federale è stato incaricato dalla Camera dei cantoni, che non ha quindi voluto intervenire sulle regole introdotte nel 2013, di verificare l'efficacia delle misure di sicurezza introdotte col programma denominato Via sicura.
Una decisione che ha comportato la bocciatura dell'iniziativa parlamentare, invece approvata dal Nazionale, con cui il popolar-democratico Fabio Regazzi chiedeva di cancellare rapidamente gli eccessi e gli effetti indesiderati degli interventi contro i pirati della strada.
Un regime di sanzioni, questo, che viene contestato da molti utenti e contro il quale è stata lanciata un'iniziativa popolare attraverso cui si domanda, ad esempio, la cancellazione della pena minima di un anno di detenzione per chi si è macchiato di un'infrazione grave del codice, la riduzione a sei mesi della durata minima del ritiro della patente e l'abolizione della possibilità di privare definitivamente della licenza i recidivi.
ATS/