Lavoro, energie rinnovabili e politiche migratorie: questi i temi che hanno caratterizzato l’apertura del 46esimo Forum economico mondiale, inaugurato mercoledì sera a Davos.
Biden: "Proteggere la classe media"
Il vicepresidente degli Stati Uniti
Joe Biden ha lanciato un appello in nome della
classe media: i ricchi, ha dichiarato, stanno bene, e per i poveri c’è la speranza di migliorare la propria situazione. Un obiettivo, questo, che però deve essere protetto perché messo a rischio dai
progressi
tecnologici e dalla sempre maggiore automazione dell’industria. Molti mestieri, infatti, rischiano di scomparire, sostituiti dai macchinari sempre più performanti: “Un lavoro è molto più che un salario: è
dignità e
autostima”.
RG 07.00 del 21/01/2016 - Apertura del WEF - Il servizio di Luca Fasani
RSI Info 21.01.2016, 10:18
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Le energie rinnovabili
Un altro tema affrontato sul podio di Davos è stato quello delle
energie rinnovabili. A parlarne è stato lo scienziato svizzero
Bertrand Piccard che ai microfoni della RSI ha dichiarato: “Il mondo economico e quello industriale chiedono un
quadro legale alla politica per la promozione di energie pulite”. Ma soprattutto che il loro peso concorrenziale sia uguale a quello delle energie tradizionali. E questo potrà capitare, ha aggiunto, solo con l’intervento dei
Governi.
RG 07.00 del 21/01/2016 - L'intervista di Marzio Minoli a Bertrand Piccard
RSI Info 21.01.2016, 10:20
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La crisi migratoria: soluzioni da cercare alla fonte
Non sono infine nemmeno mancati interventi legati all’afflusso sempre più importante di
migranti che sta caratterizzando l’Europa da diversi mesi a questa parte. Il vicecancelliere tedesco e ministro dell’economia e dell’energia,
Sigmar Gabriel, si è espresso, a poche ore dalla decisione austriaca di limitare il numero di richieste l’asilo annue: “
L’UE non è in grado di risolvere da sola la crisi dei richiedenti”. La proposta tedesca non è infatti più quella di ridistribuire equamente i rifugiati sul territorio del Vecchio continente, ma piuttosto di investire, a livello europeo, nel miglioramento delle condizioni di vita nei paesi confinanti con la Siria (
Libano, Giordania e Turchia). Le porte aperte, insomma, non sono una soluzione: è anzi preferibile attualmente proteggere meglio le frontiere e introdurre
contingentamenti sistematici.
RG 08.00 del 21/01/2016 - Le considerazioni di Sigmar Gabriel - Servizio di Pierre Ograbek
RSI Info 21.01.2016, 10:21
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Crisi migratoria che, secondo il capo del Dipartimento degli affari esteri
Didier Burkhalter, va risolta alla
fonte, come sta facendo la Confederazione, promuovendo un
dialogo costruttivo e offrendo
aiuti umanitari sul posto.
RG 08.00 del 21/01/2016 - L'intervista di Marzio Minoli a Didier Burkhalter
RSI Info 21.01.2016, 10:19
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RG/mrj
Il nostro dossier: Occhi puntati su Davos
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