Niente carcere preventivo per i tre esercenti del ristorante Walliserkanne di Zermatt (VS) che a più riprese si erano rifiutati di rispettare l'obbligo di certificato Covid e la chiusura del locale imposta dalle autorità. Il Tribunale delle misure coercitive ha respinto la domanda del Ministero pubblico.
Nella decisione pubblicata oggi, la Corte ammette che esistono forti sospetti che gli imputati abbiano commesso numerose infrazioni. Tuttavia, non ha riscontrato alcun motivo particolare per giustificare un simile tipo di incarcerazione. Il Ministero pubblico vallesano ha deciso che non farà ricorso.
Chiusura ristorante, la situazione a Zermatt
Telegiornale 01.11.2021, 20:00
Per i tre gestori - una coppia e il figlio - domenica mattina erano scattate le manette, poiché si erano rifiutati di applicare l'obbligo di certificato Covid all'entrata del ristorante e avevano ignorato la decisione di venerdì del Consiglio di Stato relativa alla chiusura dell'esercizio.
La misura era stata resa pubblica con cartelli e le entrate erano state sbarrate con blocchi di cemento: un dettaglio che ha fatto discutere. Il ristorante ha però proseguito l'attività, improvvisando persino un bar sui blocchi.