Svizzera

Zurigo si prepara all'alluvione

I cambiamenti climatici in atto potrebbero provocare una piena disastrosa. Avviato un programma di protezione

  • 27 agosto 2019, 23:59
  • 22 novembre, 21:18
05:43

Cambiamenti climatici, Zurigo si protegge

Telegiornale 27.08.2019, 22:00

Il rischio di fenomeni estremi è aumentato a causa dei cambiamenti climatici in atto. Nel canto Zurigo il pericolo maggiore sono le piene, per questo è stato avviato un programma di protezione dalle alluvioni, in grado di proteggere, in particolare, la città di Zurigo, quella maggiormente esposta a un eventuale piena della Sihl.

Una parte di Zurigo è cresciuta proprio nel cono alluvionale naturale della Sihl, che passa sotto la stazione centrale della città, prima di congiungersi con la Limmat. Un fiume solitamente tranquillo, ma in caso di precipitazioni estreme più a monte, la Sihl potrebbe gonfiarsi rapidamente ed esondare.

"Se la Sihl esce dagli argini, temiamo danni fino a 6,7 miliardi di franchi perché, in centro città, c'è una enorme quantità di beni, pensiamo solo a quanto oggi viene conservato nei piani sotterranei degli edifici (come i centri di calcolo) e ci sono negozi nel sottosuolo, ad esempio alla stazione. L'acqua causerebbe grosse distruzioni", spiega

Con le alluvioni del 2005 in Svizzera, questo scenario si era quasi realizzato. Per questo motivo il ruolo centrale dell'intera strategia anti-alluvione, per evitare che troppa acqua arrivi in città, è affidato al progetto di una cosiddetta galleria di scarico, un bypass sotterraneo fra la Sihl e il lago di Zurigo. Il canale terminerà nel lago di Zurigo a circa 90 metri dalla riva e a tre metri di profondità.

Per essere sicuri che la galleria funzionerà davvero, i ricercatori hanno lavorato per mesi su dei modelli fisici realizzati in scala nel grande laboratorio di idraulica, idrologia e glaciologia del Politecnico di Zurigo. I test sul modello hanno dimostrato che la struttura, ottimizzata, funziona bene.

La realizzazione della galleria di scarico costerà 135 milioni. “Se si considera il danno potenziale di 6,7 miliardi che può essere evitato con un investimento di 135 milioni, il rapporto costi benefici è molto favorevole”, sottolinea

Se non ci saranno opposizioni al progetto, la galleria diventerà realtà entro il 2024.

TG/M. Ang.

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