Il carnevale nella Svizzera italiana, cominciato a Mesocco subito dopo l'Epifania e destinato a proseguire fino all'11 marzo quando finirà anche il regno di Re Becco di Arogno, è entrato nel vivo. Almeno per quanto riguarda il rito romano.
Giovedì sera la folla festante riunita in Piazza Nosetto a Bellinzona ha accolto con un boato l'apparizione di Re Rabadan e della sua corte, alla testa dei festeggiamenti più animati e frequentati del Ticino. I bagordi della 154esima edizione sono ufficialmente scattati con l'ultima consegna delle chiavi della Turrita, così come è dal 1907, da parte del sindaco Mario Branda uscito sul balcone di Palazzo Civico davanti a un assembramento che non si vedeva da vari anni. La festa è subito entrata nel vivo e andrà avanti, con poche pause, nella Città del carnevale fino a martedì grasso.
Passaggi di potere
In serata la spensieratezza ha invaso anche Mendrisio per l'assunzione del potere da parte di Re Dormiglione e Chiasso che, dalla gibigiana svoltasi nella zona pedonale e fino al 28 febbraio, vivrà nella libera repubblica di Nebiopoli sotto il governo del primo ministro Silvano Pini acquartierato nei capannoni di via Volta.
Re Sbroja guida invece Lugano già dal primo pomeriggio e, mentre negli altri centri, si aspettava il calar della sera, lui, appena assunto il potere in Piazza Riforma, assisteva alla tradizionale sfilata dei bambini.
Diem
Dal Quotidiano
Al via il Rabadan
Il Quotidiano 23.02.2017, 20:00