“Devo precisare: per tre casi ho fatto io la denuncia”

“Devo precisare: per tre casi ho fatto io la denuncia, il quarto caso l’ha denunciato la vittima e io mi sono messo d’accordo con la Procura”. Così Monsignor Joseph Maria Bonnemain, vescovo di Coira e responsabile della commissione di esperti “Abusi sessuali in ambito ecclesiastico” della Conferenza episcopale svizzera. Una precisazione, quella del vescovo, che segue quanto da lui stesso dichiarato lunedì mattina nel nostro programma di approfondimento Modem: “Io, dall’ottobre 2023, ho denunciato, mi pare, 4 casi, alla Procura”.

Monsignor Joseph Maria Bonnemain, raggiunto lunedì pomeriggio dalla RSI, ha fornito qualche dettaglio in più in merito alla vicenda di crimini sessuali (4 denunce in un anno per fatti che sarebbero avvenuti nel territorio della Diocesi di Coira).

Parliamo innanzitutto delle vittime...

“Erano coinvolti minorenni”.

Concretamente cos’altro si può dire di questi 4 casi?

“Un caso concreto è nel canton Zurigo, dove ho fatto la denuncia, subito mettendomi d’accordo con la vittima, che è stata d’accordo. Ho fatto la denuncia al canton Zurigo. Era chiarissimo che era già prescritto il caso, perché è successo tanti anni fa, ma io ho voluto che fosse la Procura a stabilire che fosse prescritto... E comunque è stato così, che la Procura ha dichiarato il caso prescritto. Allora quello è chiuso”.

Rimangono altri tre casi...

“Su due casi stanno ancora facendo le indagini in un’altro cantone. Non voglio dire di più, per non creare difficoltà alle indagini”.

E le indagini sono ancora in corso, anche per quanto riguarda l’ultimo caso, quello di cui lei non è stato parte attiva, ma ne è stato messo a conoscenza...

“Il caso che è noto, anche sui giornali, del canton Grigioni, dove ancora la Procura sta facendo le indagini”.              

Mentre normalmente, prima di prendere misure nei confronti del presunto colpevole deve attendere il via libera della Procura pubblica, in questo caso lei ha già potuto muoversi, nell’interesse di entrambe le parti...

“Sì, l’ho fatto appunto perché il caso era già noto e in accordo anche con il Ministero pubblico dei Grigioni. Ho potuto prendere anche misure provvisorie”.