Ticino e Grigioni

13 anni al mafioso frontaliero

Tribunale italiano ha condannato in appello Giuseppe Puglisi, ex saldatore alle Officine di Bellinzona

  • 13 maggio 2016, 20:55
  • 7 giugno 2023, 19:58
Un'immagine delle Officine di Bellinzona, dove lavorava il Puglisi

Un'immagine delle Officine di Bellinzona, dove lavorava il Puglisi

  • ©Ti-Press

Giuseppe Puglisi, il saldatore frontaliere che lavorava come esterno alle Officine di Bellinzona, è stato condannato venerdì da un tribunale d’appello italiano a tredici anni e quattro mesi di carcere, quasi cinque anni in più rispetto alla condanna in primo grado.

L’uomo è stato riconosciuto ai vertici di una cellula della ‘ndrangheta nell’area di Cermenate, nel Comasco. La sua vicenda aveva fatto molto discutere in Ticino per i presunti collegamenti con la malavita italiana e per il fatto che Puglisi lavorasse come pendolare a Bellinzona.

A Michelangelo Chindano, a sua volta personalità di spicco dell’associazione criminale con nucleo a Cermenate, i giudici hanno inflitto sette anni e sei mesi, da espiare in continuazione con una precedente condanna; qualche anno fa quest’ultimo aveva tentato di estorcere oltre 200'000 euro a un fiduciario di Chiasso.

CSI/D.G./EnCa

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