Una sessantenne è stata rinviata a giudizio alle Assise correzionali con l’accusa di ripetuta truffa qualificata e ripetuta falsità in documenti.
I reati contestati sono avvenuti tra i 2003 e il 2011. La donna, titolare di un centro di benessere in Riviera, avrebbe ingannato, con astuzia in correità con clienti, le assicurazioni complementari di diverse casse malati, fatturando trattamenti riconosciuti e quindi rimborsati, ma in realtà mai avvenuti. Il danno ammonterebbe a circa 700'000 franchi.
Per quanto concerne i clienti correi, il Ministero pubblico segnala che nei loro confronti sono stati emessi dei decreti d'accusa (in totale 144 decreti d'accusa, di cui 111 nel frattempo già cresciuti in giudicato).
CSI del 13.01.16; il servizio di Alberto Tettamanti
RSI Info 13.01.2016, 19:07
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RedMM/mas
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