Ticino e Grigioni

A Brienz è scattata l’ora X

Tutti gli abitanti dovrebbero aver lasciato il villaggio - Ultimo controllo da parte delle autorità

  • 3 ore fa
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Evacuazione a Brienz

Telegiornale 17.11.2024, 12:30

  • RSI/DB
Di: Telegiornale/Diem 

Ore 13.00 di domenica 17 novembre. A Brienz è scattata l’ora X. Alle 13.00, scaduto il termine impartito agli abitanti per l’evacuazione del villaggio minacciato dall’enorme frana che rischia di staccarsi dalla montagna, le autorità hanno posato dei blocchi di cemento e delle barriere per bloccare tutti gli accessi al paese. La novantina di residenti e i proprietari di case secondarie hanno lasciato tutti le proprie abitazioni entro la scadenza del termine, dopo che nei giorni scorsi avevano portato via tutto quanto trasportabile: dalle suppellettili agli animali. Con loro hanno portato anche i ricordi della propria vita a Brienz. Un paese che potrebbero non più rivedere. C’è infatti il fortissimo timore che, con il maltempo previsto nei prossimi giorni, il materiale pericolante sopra l’abitato (oltre un milione di metri cubi), scenda a valle travolgendo tutto.

02:27

In diretta da Brienz

Telegiornale 17.11.2024, 12:30

Scattata la fase rossa, gli addetti del Comune di Albula - accompagnati dalla polizia e dai pompieri - hanno proceduto a un sopralluogo per verificare che in paese non sia davvero rimasto più nessuno. Il conteggio dice che alle 13 se n’erano andati tutti. Ma la prudenza non è mai troppa, come insegnato dall’esperienza della prima evacuazione di un anno e mezzo fa, quando diverse persone erano state scoperte mentre si aggiravano nella zona off limits per semplice curiosità. Il controllo è terminato attorno alle 14.45 e ha confermato che Brienz è tornato ad essere un paese fantasma. Tutte le strade che portano alla frazione nel Comune di Albula/Alvra sono sbarrate e non possono essere utilizzate né a piedi né in bicicletta. Inoltre non si potrà sostare sulla Landwasserstrasse che collega Tiefencastel e Surava e nella curva Stiert Grond fra Tiefencastel e Vazerol. Su tutta l’area vige anche un divieto di sorvolo.

Per gli abitanti di Brienz questo pomeriggio è cominciata una nuova vita. Una vita di incertezza. Per il momento hanno trovato alloggio grazie alla solidarietà di parenti e amici che li ospitano, dei proprietari di case e appartamenti che li hanno messi a loro disposizione e alle stanze d’albergo reperite dal Comune. Ma cosa succederà a medio-lungo termine nessuno può dirlo.

Gli abitanti si affidano a San Callisto al quale è intitolata la chiesa di Brienz (sul campanile si trova una iscrizione latina che recita:”Con la tua mano potente, Callisto, trattieni le rocce scivolose e proteggi questo luogo, santo patrono”) e sperano. Sperano che non capiti l’irreparabile. Si augurano che, anche stavolta, la montagna risparmi il paese, come nel giugno 2023. Anche allora, la frana minacciava di spazzare via l’intero villaggio. La gran quantità di materiale era invece scesa seppellendo strada e prati, ma si era fermata ad alcune decine di metri dalle case. Si prega e si spera. Ma ormai si sta facendo sempre più largo l’ipotesi che il paese andrà in ogni caso abbandonato poiché l’intero fianco della montagna sul quale si trova è troppo instabile.

I piani del Comune di Albula in tal senso sono concreti. Le autorità hanno già individuato due terreni dove potrebbero essere realizzate le nuove abitazioni degli abitanti di Brienz nel caso in cui il villaggio fosse dichiarato inabitabile o perché travolto o perché non proteggibile: uno a Tiefencastel, l’altro Alvaneu Dorf. La procedura per la modifica della pianificazione locale prenderà avvio mercoledì sera con la presentazione pubblica durante la quale si chiariranno anche le modalità di finanziamento dell’operazione.

Dove si trovano i terreni individuati

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