Forse ultime ore a casa per gli abitanti di Brienz

Ultime ore a casa per gli abitanti di Brienz che entro le 13 di domani, domenica, dovranno lasciare il paese minacciato dalla frana che sovrasta l’abitato. La situazione è delicatissima. Nessuno sa fino a quando potrebbe durare l’evacuazione. Forse sono le ultime ore che le persone trascorreranno nella propria abitazione. Tutti sono stati invitati a portar via tutto quanto non potrà essere ricomprato. C’è il concreto timore che, in caso di distacco del materiale che si sta muovendo a notevole velocità, l’intero abitato possa essere cancellato.

La speranza è che la peggiore delle ipotesi non si verifichi, ma ormai si sta facendo sempre più largo l’ipotesi che il paese andrà abbandonato definitivamente per ragioni di sicurezza. È uno scenario estremo, ma non sarebbe la prima volta che succede nelle Alpi (si pensi per esempio al caso di La Presa in Val Bavona di cui il Quotidiano si è occupato di recente). L’eventualità è prevista dagli scenari elaborati dalle autorità comunali e cantonali, come confermato alla RTS da Christian Gartmann, responsabile della comunicazione del Comune di Albula. Non si esclude infatti di dover trasferire tutta la popolazione in nuove abitazioni da costruire in un altro luogo, sempre all’interno dei confini comunali.

L’ipotesi è sul tavolo da tempo. Ma mai aveva assunto concretezza come in questo periodo. Ora vengono anche indicati i due luoghi dove potrebbero essere accolti gli sfollati. In lizza ci sono: Tiefencastel, a poco meno di 2 chilometri in linea d’aria da Brienz, e Alvaneu Dorf, a poco più di 4 chilometri. Entrambe le frazioni dispongono di zone pianeggianti e non ancora edificate abbastanza estese: Cumpogna a Tiefencastel e Federna ad Alvaneu Dorf. Per costruire le nuove case ci vorrà però del tempo.

Mercoledì prossimo è previsto un incontro informativo con la popolazione per conoscere meglio i progetti del Comune. Sarà un momento forte per le autorità ma soprattutto per la popolazione che sta vivendo giorni di grande incertezza. L’abbandono di Brienz potrebbe infatti rendersi necessario anche se l’abitato non sarà completamente sepolto. A minacciarlo ci sono i 1’200’000 metri cubi di materiale che si trovano sulla montagna sopra il paese. Ma non solo. Brienz sorge infatti su un pianoro che da tempo sta scivolando verso valle. A muoversi è l’intera montagna e c’è da pensare anche che, a un certo punto, strade, condutture, edifici ecc potrebbero subire danni ingestibili per il Comune. E ciò indipendentemente dal temuto grande crollo che costringerà gli abitanti ad andarsene dopo un’ultima notte passata nel loro paese, nelle loro case, nei loro letti.

Nel corso della giornata di sabato le operazioni di evacuazione del paese sono proseguite secondo i piani, ha  dichiarato il portavoce del comune di Albula, all’agenzia di stampa Keystone-ATS. Diverse persone si sono già allontanate da sole e si prevede che entro domenica pomeriggio tutti gli 80 abitanti e i loro animali (compresi quelli delle due fattorie) avranno lasciato il villaggio. Anche l’altare della chiesa, vecchio di oltre 500 anni ed alto oltre 6 metri, è stato smembrato e portato via. Ora la preziosissima pala tardogotica (una delle più belle d'Europa) è in salvo in un deposito temporaneo.