La Ukraine Recovery Conference che si terrà il 4 e 5 luglio a Lugano e vedrà presenti rappresentanti di 40 Paesi e 20 organizzazioni internazionali è un evento straordinario agli occhi del Consiglio federale. Nella sua seduta di oggi, venerdì, ha di conseguenza deciso di partecipare (nella misura dell'80%) alle spese sostenute dal Ticino per garantire l'ampio dispositivo di sicurezza che sarà reso necessario dal "contesto di forti tensioni internazionali".
Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba e Ignazio Cassis ne avevano discusso a Davos
La direzione generale spetterà alla polizia ticinese e la situazione sarà valutata costantemente in collaborazione con fedpol, Dipartimento della difesa, Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini e Servizio delle attività informative della Confederazione. A titolo sussidiario, gli agenti della cantonale potranno beneficiare del sostegno dei colleghi di altri cantoni, di guardie di confine e dei militari.
L'esercito, ha stabilito il Governo, potrà mettere a disposizione fino a 1'600 uomini, oltre a garantire il servizio di polizia aerea. Il tutto sarà finanziato dal budget ordinario delle forze armate. L'uso dei cieli potrà essere ristretto fra il 1° e l'8 luglio.