La procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha rinviato a giudizio il giovane portoghese che il 12 febbraio 2021, a Grancia, provocò la morte di una 17enne e il ferimento degli altri tre occupanti dell’auto.
Il magistrato ritiene che, con il suo comportamento, quella sera l’allora 20enne avrebbe accettato il rischio (poi verificatosi) di uccidere qualcuno. Di qui il reato ipotizzato in via principale: omicidio intenzionale per dolo eventuale.
Erano circa le 23 quando si mise al volante della Polo, spinto dall’adrenalina – scrive Lanzillo nell’atto d’accusa, firmato qualche giorno fa – ed esaltato dalla presenza degli altri ragazzi.
Dopo essersi diretto verso nord invertì la rotta e si lanciò lungo la stradina situata dietro il centro commerciale. Premette sull’acceleratore, fino a sfiorare i 100 chilometri orari. Mentre sfrecciava attorno agli 80, l’auto iniziò a sobbalzare, si capovolse sul tetto e finì contro un palo. La 17enne morì sul colpo.
Per il conducente – come detto – si profila ora il processo. Alle Assise Criminali dovrà rispondere anche delle scorribande effettuate in precedenza. A cominciare dalle sei corse compiute, tra il 2020 e il 2021, sullo stesso tratto; sempre con almeno tre passeggeri. La Corte sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta.