Ticino e Grigioni

Eco-ansia, un problema in crescita

Paura, panico, angoscia: il 95% dei giovani sono preoccupati per il futuro del pianeta - A Mendrisio, un seminario ha discusso l’impatto del clima sulla salute mentale

  • Oggi, 05:38
  • 31 minuti fa

L'ecoansia è in crescita tra i giovani

Il Quotidiano 06.10.2024, 19:00

Di: Quotidiano/RSI Info 

L’eco-ansia è un fenomeno in crescita in Svizzera. Il 95% dei giovani tra i 5 e i 12 anni si dicono preoccupati per il futuro del nostro pianeta. Questo fenomeno è stato al centro del seminario organizzato dall’Associazione della Svizzera italiana per i disturbi ansiosi, depressivi e ossessivo-compulsivi a Mendrisio. Si è discusso di come il cambiamento climatico stia avendo un impatto non solo fisico ma anche psicologico, anche sui più giovani.

Qualcuno ricorderà Mafalda, la protagonista del celebre cartone argentino degli anni Settanta, che misurava la temperatura della Terra, preoccupata per il futuro del pianeta. Chissà cosa direbbe oggi del nostro mondo febbricitante... “Probabilmente ci direbbe di proseguire con più convinzione sulla strada intrapresa”, risponde Marco Gaia di MeteoSvizzera.

Gaia ha spiegato che il cambiamento climatico è ormai una realtà scientificamente provata, con la Svizzera che ha già registrato un aumento delle temperature di 2,8 gradi rispetto all’epoca preindustriale. “Non solo le temperature stanno cambiando, ma anche il regime delle precipitazioni, con un aumento degli eventi estremi”, ha aggiunto.

L’eco-ansia, definita da Matteo Innocenti, psichiatra e presidente dell’Italian Climate Change Anxiety Association, come un’emozione pervasiva e persistente di preoccupazione per il futuro del pianeta, colpisce soprattutto le giovani donne tra i 15 e i 35 anni. “Eventi climatici estremi o notizie legate al cambiamento climatico possono amplificare questo disturbo”, spiega Innocenti.

Ma cosa dire alle “Mafalda” del nostro tempo, in ansia per il futuro del pianeta? Innocenti suggerisce tre passi: impegnarsi in azioni pro-ambientali per ridurre il senso di colpa, fare rete per contrastare il senso di solitudine, e ristabilire una connessione con la natura. Anche Gaia sottolinea l’importanza di non cedere alla paralisi. “Crediamo ancora nel futuro. Non sarà una passeggiata, ma se ci impegniamo tutti insieme, possiamo farcela”.

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