Ticino e Grigioni

Protesta dei docenti, un presidio in Piazza Governo

Quasi 200 insegnanti si sono riuniti a Bellinzona per contestare i due giorni di vacanza introdotti al posto del carovita - Consegnata una lettera aperta di protesta al cancelliere dello Stato

  • 20.12.2024, 18:10
  • 20.12.2024, 23:09
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La protesta di genitori e docenti

Il Quotidiano 20.12.2024, 19:00

  • TI-Press
Di: SEIDISERA/Luca Berti/Romina Lara/ARi 

La mobilitazione dei docenti ticinesi oggi, venerdì, è stata scandita anche da un presidio di protesta allestito a Bellinzona in Piazza Governo.

Circa 200 insegnanti si sono così riuniti a metà pomeriggio davanti alla facciata di Palazzo delle Orsoline, contestando la mancata concessione del rincaro per il 2024. Una misura che il Consiglio di Stato ha inteso compensare con due giornate aggiuntive di vacanza: una oggi, appunto, e la prossima per il 7 gennaio.

Oggi però una ventina di sedi scolastiche hanno dato luogo a quello che è stato definito come uno sciopero “al contrario”: aprendo quindi le porte, anziché chiuderle. Alcune anche agli allievi, altre a titolo simbolico.

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La consegna al cancelliere Arnoldo Coduri della lettera aperta dei docenti

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La questione retributiva, come pure un “no” al concetto di chiudere per due giorni le scuole per ragioni contabili, sono sottolineati in una lettera aperta che, durante il presidio a Bellinzona, è stata consegnata al cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri. A sottoscriverla sono stati quasi 1’500 docenti, come a dire circa un quinto del corpo insegnante ticinese. Nella stessa si evidenzia il contesto di un cantone che è fra gli ultimi per spesa destinata all’educazione e nel quale i salari dei docenti sono fra i più bassi.

Per la data del 7 gennaio, in alcune sedi scolastiche “in particolare nel settore medio superiore, si replicheranno attività simili a quelle che sono state svolte stamattina”, anticipa intanto Alessandro Frigeri. Attività “che si propongono di mettere a disposizione le risorse della scuola e dei docenti al servizio degli allievi: quello che dovrebbe fare appunto la scuola tutti i giorni”, conclude il copresidente del Movimento della Scuola, che ha promosso la protesta.

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RG 12.30 del 20.12.2024 - Il servizio di Luca Berti

RSI Info 20.12.2024, 13:00

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