Quasi la metà delle scuole medie ticinesi il prossimo mercoledì 10 maggio rimarrà orfana delle lezioni. I docenti parteciperanno infatti alla mobilitazione dei dipendenti statali. E per gli alunni sono previsti diversi servizi di accoglienza e cura. Informando i genitori sui motivi della protesta e sull'organizzazione interna c'è però chi si è spinto un po' oltre, invitandoli a tenere i figli a casa. Un suggerimento che non è piaciuto.
"Ho scritto alle direzioni per dire che ritengo inopportuno invitare le famiglie a tenere gli allievi a casa. Ma sono altresì certa che gli istituti scolastici organizzeranno al meglio, come già fatto in tante altre occasioni, l'accoglienza degli allievi che saranno in sede" afferma ai microfoni della RSI Tiziana Zaninelli, capo della Sezione cantonale dell'insegnamento medio.
La vede diversamente Enrico Quaresmini della Rete per la difesa delle pensioni: "In realtà immagino che i colleghi volessero semplicemente comunicare alle famiglie che nelle scuole ci sarà soltanto un servizio minimo, che non ci sarà quindi il servizio didattico". E ribadisce: "Si è voluto fare polemica su un dettaglio, su una pagliuzza, quando il vero scandalo è il -40% delle pensioni. Non è mai successo da nessuna parte".
Travi, pagliuzze e un riferimento all'UDC che sul tema ha inoltrato una interpellanza alla quale il governo risponderà in aula il 22 di maggio. Entro quella data forse si saprà anche se e come verrà compensato il decurtamento delle pensioni. "È tempo di dare delle risposte per una compensazione vera. Ed è importante manifestare pubblicamente il proprio dissenso e discuterne all'interno di ogni ufficio" sottolinea ancora Quaresmini.
Dai poliziotti agli infermieri, sono 17'000 i dipendenti pubblici potenzialmente interessati dalla riduzione delle pensioni. Per partecipare alla protesta dovranno scalare ore o prendere vacanza, mentre ai docenti che incroceranno le braccia verrà decurtata parte dello stipendio. "Ci sono delle modalità organizzative molto chiare, note a tutte le direzioni scolastiche: sono convinta che gli istituti scolastici sapranno rispondere in maniera adeguata alla circostanza" conclude Zaninelli.