Il Consiglio di Stato ticinese accoglie positivamente le misure proposte martedì dal Consiglio federale per arginare la crescita dei contagi e la diffusione della variante Omicron in Svizzera - in particolare l'estensione dell'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi e agli eventi per i quali è già richiesto il certificato - ma intende spingersi anche oltre.
Manuele Bertoli sulla mascherina alle elementari
RSI Info 01.12.2021, 15:42
Mascherina in quarta e quinta elementare
Lo vuole fare allargando il provvedimento ai luoghi affollati all'aperto come i mercatini di Natale (un punto di cui intende discutere giovedì anche il Municipio di Lugano) e alle classi quarta e quinta di scuola elementare, già da lunedì e fino a Natale. A questo proposito, nel pomeriggio di oggi, mercoledì, si è tenuto un incontro nel quadro della piattaforma Cantone-comuni.
Raffaele De Rosa sulle mascherine all'aperto nei luoghi affollati
RSI Info 01.12.2021, 16:21
Nella risposta inviata a Berna, il Governo indica la sua preferenza per una delle tre varianti proposte per il telelavoro, quella che lo raccomanda per tutti - non quindi l'obbligo per i non vaccinati - e che chiede, laddove non è possibile lavorare a distanza, che si metta la mascherina in presenza di altre persone nella medesima stanza.
"No" ai test a scuola
Su alcuni punti Bellinzona si distanzia almeno in parte dalle indicazioni esposte da Guy Parmelin e Alain Berset davanti alla stampa. Chiede che l'obbligo di certificato per gli eventi privati a partire da 11 persone diventi una semplice raccomandazione, perché controllare sarebbe difficile. E se è d'accordo con l'incentivare i test nelle aziende - oggi sono poche quelle che in Ticino adottano questa prassi - ribadisce invece il suo "no" a quelli a scadenza regolare nelle scuole. Una misura ritenuta inefficace, come Manuele Bertoli aveva ripetuto anche martedì in diretta alla RSI.
Il presidente del Consiglio di Stato ticinese Manuele Bertoli in diretta alla RSI
RSI Info 30.11.2021, 18:49
Rischierebbe inoltre di sovraccaricare i laboratori di analisi. Per questo stesso motivo, non viene vista di buon occhio nemmeno la riduzione della validità dei test ai fini del certificato, da 72 a 48 ore per i PCR e da 48 a 24 per i rapidi. Se dovesse comunque essere adottata, si auspica perlomeno che i test ridiventino gratuiti.
Infine, il Ticino chiede alla Confederazione che si mantenga alta l'attenzione alle conseguenze economiche delle misure adottate, affinché le attività toccate non si sentano abbandonate.