AET, una partenza dolorosa

La decisione di porre fine alle sponsorizzazioni da parte di AET, che oggi, martedì, ha comunicato di dover “chiudere i cordoni della borsa” in quest’ambito, va a colpire manifestazioni culturali e club sportivi di alto livello, come è il caso del Festival del Film di Locarno, dell’Hockey Club Ambrì-Piotta e dell’Hockey Club Lugano, oltre che di Jazz Ascona. Evidentemente tutti sono rammaricati per la partenza di uno sponsor “di peso” come l’AET, economicamente dolorosa, ma la notizia era nell’aria e non è stato un fulmine a ciel sereno per nessuno.

Il direttore operativo del Festival del Film, Mario Timbal, rileva ai microfoni della RSI che la decisione “ce l’aspettavamo, ma è sicuramente negativa per l’evento poiché si perde uno dei quattro sponsor principali e soprattutto quello maggiore ticinese. D’altro canto non si può che ringraziare l’AET per il sostegno assicurato negli ultimi dieci anni e la società rispetterà il contratto che scadrà alla fine di quest’edizione”.

Filippo Lombardi, presidente dell’Hockey Club Ambrì-Piotta, ha confermato che lo stop alle sponsorizzazioni deciso dall’AET vale già dalla stagione sportiva 2016-17 e avrà comunque un impatto importante per il club leventinese, “che già non naviga nell’oro”. Lombardi sottolinea di capire la situazione dell’AET, che accusa perdite importanti e che sceglie quindi di tagliare lo sponsoring "allineandosi a una scelta similare, compiuta alcuni anni fa da BancaStato", che però a differenza di AET non si era trovata con i conti in rosso. Il senatore ticinese sottolinea inoltre come queste scelte siano delicate nel rapporto tra aziende legate al cantone (come AET) e quel che è attivo nel territorio in cui interagiscono, come è il caso di club sportivi, ma anche di eventi culturali, associazioni locali, e in buona sostanza, delle attività care ai cittadini. E al momento in cui si presentassero “altre situazioni come quella concretizzatasi oggi”, conclude il consigliere agli Stati, “il cantone potrebbe fare un gesto a sostegno dei club sportivi offrendo per esempio facilitazioni fiscali a livello d'imposte alla fonte per i giocatori stranieri, come già fanno altri cantoni, che nel caso di squadre di calcio e hockey a livello di lega nazionale, potrebbero rappresentare una boccata d'ossigeno per i rispettivi budget”.

Il direttore Marketing dell’Hockey Club Lugano, Alessandro Siviero, evidenzia il fatto che, correttamente, AET aveva già preannunciato la fine delle sponsorizzazioni, permettendo al club di organizzarsi di conseguenza. “Per noi AET era uno sponsor istituzionale importante, che sul ghiaccio occupava una posizione di prestigio. Vero è” spiega Siviero, “che essendo un ruolo ambito, come pure lo spazio occupato sul ghiaccio, siamo nella condizione di definire intese con altre aziende pronte a sostituire l’Azienda Elettrica Ticinese, in virtù del fatto che l’HCL assicura una visibilità di alto livello, forte del suo ruolo di vicecampione svizzero e della partecipazione alla Champions e a vari tornei di prim’ordine. Rimane il dispiacere per la partenza di uno sponsor ormai storico per il club, dato che si collaborava da tempo”.

Luca Martinelli, responsabile comunicazione per Jazz Ascona, osserva a sua volta che il taglio del sostegno alla manifestazione da parte di AET “era nell’aria e la fine di uno sponsoring è sempre un duro colpo, ma non metterà a rischio lo svolgersi dell’evento”. Di certo “si dovrà trovare un nuovo sponsor per il Premio del Pubblico, che finora era offerto appunto da AET, anche in virtù di una collaborazione prolungata e molto positiva”.

EnCa