Un cittadino italiano residente nel Luganese è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere, lunedì, alle Assise criminali, per aver abusato del figlio per oltre quattro anni. Nei suoi confronti è stata inoltre decretata l'espulsione dalla Svizzera per cinque anni.
I fatti si sono svolti tra il 2012 e il 2016, tra le mura domestiche. Durante questo periodo, come emerso dall'inchiesta, le violenze sono avvenute pressoché tutti i giorni. Il "gioco della lotta" sul letto si trasformava sistematicamente in toccamenti e gesti impropri di altro genere.
Da qui l’accusa di ripetuti atti sessuali con fanciulli, a cui si è aggiunta quella di minaccia. “Raccontalo ai miei parenti e ti ammazzo”, aveva detto alla moglie durante una lite. L'uomo era stato arrestato il 7 dicembre 2017. Prima del verdetto ha dichiarato di essere dispiaciuto per quanto ha commesso.
Quot/eb