“Confermiamo che ci sono stati degli abusi, il cui numero è però limitato. Mi sembra siano stati esaminati sette casi, in alcuni dei quali abbiamo ritirato il permesso S. Queste persone hanno sfruttato le falle del sistema a cavallo del confine”. La segretaria di Stato della migrazione Christine Schraner Burgener- interpellata dalla RSI – si esprime sui casi di persone che pur non vivendo in Ucraina al momento dell'inizio della guerra, hanno fatto richiesta e ottenuto il permesso “S” in Ticino. Si tratta di persone che vivevano in Italia.
Questi casi sospetti erano stati segnalati dal consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi in una lettera inviata alla responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia Karin Keller-Sutter.
Schraner Burgener sottolinea poi che abusi o tentativi di abuso si sono verificati anche in altre regioni di confine, dove cittadini di Stati terzi hanno tentato di registrarsi come ucraini, presentando patenti false. Il numero di casi – a confronto delle oltre 58'000 persone che hanno ricevuto lo statuto S – è ritenuto marginale.