È tornato alla sbarra per il processo d'appello l'ex funzionario del Dipartimento ticinese della sanità e della socialità condannato per coazione sessuale e contravvenzione alla legge sugli stupefacenti. Prosciolto definitivamente dalle accuse che gli avevano mosso altre donne, il 61enne ha tuttavia contestato i fatti per i quali in primo grado gli era stata inflitta una pena pecuniaria.
Radiogiornale delle 12.30 del 28.01.2021: il servizio di Darco Degrussa
RSI Info 28.01.2021, 13:55
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La procuratrice pubblica Chiara Borelli ha chiesto di confermare le accuse riguardanti i fatti legati alla principale vittima, ma l’uomo, anche questa mattina davanti alla Corte presieduta dalla giudice Giovanna Roggero-Will, ha continuato a sostenere che il rapporto con l’allora ragazza, conosciuta nell’ambito del Forum cantonale dei giovani, fosse libero e consapevole. Secondo l’accusa, l’accusato l’avrebbe invece costretta ad avere una relazione sentimentale attraverso pressioni psicologiche e fisiche, compreso un tentato suicidio per avere le sue attenzioni.
La vicenda ha suscitato polemiche e reazioni politiche, con perfino la richiesta di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta per stabile se l’agire del funzionario sia stato coperto o ignorato dai suoi superiori.
Il processo continua nel pomeriggio, la sentenza verrà comunicata nei prossimi giorni.
Ex funzionario del DSS di nuovo in tribunale
Il Quotidiano 28.01.2021, 20:00