Si è aperto oggi, mercoledì, a Lugano, il congresso legato al 25esimo dell'ASPI, la fondazione della Svizzera italiana per l'aiuto, il sostegno e la protezione dell'infanzia. I lavori, in programma fino a venerdì prossimo, si focalizzano sull'inquietante fenomeno degli abusi su minori: in Ticino, sono più di 430 le denunce presentate, con fatti accertati, negli ultimi 15 anni.
"Bisogna insistere sulla prevenzione primaria, cercare di fare in modo che le potenziali vittime - che sono i bambini - possano essere coinvolti in discussioni, in attività ludiche che permettano di farli riflettere sulla necessità di autoproteggersi", ha dichiarato Pier Carlo Bocchi, presidente della fondazione.
Al convegno prendono parte diversi esperti internazionali, come Ursula Schele, direttrice dell'istituto Petze di Kiel, in Germania, nonchè creatrice di vari percorsi didattici interattivi, fra i quali uno che sta attualmente coinvolgendo tutti gli alunni delle scuole elementari svizzere. "È molto importante che i bambini capiscano che possono decidere per il proprio corpo e che nessun altro può farlo per loro", ha sottolineato l'esperta tedesca, illustrando i percorsi da lei elaborati, ai microfoni delle CSI.
CSI/ARi
Dal Quotidiano 19.00: