Ticino e Grigioni

Accolta la manovra di rientro

In Gran Consiglio decisi risparmi per circa 200 milioni. La sinistra annuncia il referendum

  • 20.09.2016, 18:15
  • 07.06.2023, 23:33
Il Governo ticinese in un'immagine scattata in aprile quando venne presentata la manovra

Il Governo ticinese in un'immagine scattata in aprile quando venne presentata la manovra

  • ©Tipress

La manovra di rientro presentata dal Governo in aprile è stata accolta martedì dal Gran Consiglio con quasi tutte le proposte di modifica volute dalla maggioranza della Commissione della gestione (PLR, Lega e PPD): il Governo sarà dunque chiamata a effettuare risparmi per un importo totale di circa 200 milioni di franchi entro il 2019.

“È la prima volta – ha detto durante il dibattito il correlatore Alex Farinelli – che il Parlamento non peggiora una proposta del Governo, ma anzi la migliora”.

Nettamente sconfitta la sinistra che si è vista respingere tutti i suoi emendamenti, che miravano a contenere gli effetti delle misure di risparmio decise nell’ambito della socialità. Sulla manovra aleggia comunque lo spettro del referendum. Il PS intende infatti interpellare il popolo sulla contestata decisione di ridurre di un’unità (da 4 a 3) il numero dei giudici dei provvedimenti coercitivi compensandolo con l'assunzione di un giurista per i compiti amministrativi.

Stralciata e rinviata in commissione “per ulteriori approfondimenti” la controversa misura che proponeva di convertire per un terzo in prestito le borse di studio, che ha dato adito a un’ampia discussione. Il Governo ha dato l’adesione alla manovra.

SP

Dal Quotidiano:

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