Il Consiglio nazionale ha rinunciato, nel discutere martedì una mozione della Camera dei cantoni, a incaricare il Governo di discutere con Bruxelles della legislazione esecutiva e della composizione delle controversie quando verranno intavolati i negoziati complementari relativi all'accordo istituzionale.
Una decisione che è stata adottata non tanto perché i deputati non condividono le proposte dei colleghi, ma perché ritengono che, a questo stadio, non siano di competenza del Parlamento.
La materia è infatti ancora nelle mani dell'Esecutivo. Un punto, questo, sul quale ha insistito il capo del Dipartimento degli affari esteri Ignazio Cassis.