L'accordo quadro istituzionale, richiesto dall'UE alla Svizzera in funzione di 5 intese bilaterali in vigore e di quelle concordabili in avvenire, sarà senz'altro una fra le sfide più cruciali della prossima legislatura. Del resto è in gioco il futuro assetto delle relazioni fra Berna e Bruxelles.
La questione dell'accordo quadro ha una valenza cruciale ai fini delle future relazioni fra Berna e Bruxelles
Il dossier è sul tavolo ormai da molto tempo e, fra i timori per possibili perdite di sovranità, e altri concernenti l'economia, continua a suscitare un dibattito animato. Una certa emotività legata al tema rischia però di deviare l'attenzione dalla complessità della posta in gioco. Proviamo allora a inquadrarla con precisione. Quali sono gli effettivi
contenuti del testo? Quali le oggettive criticità? E di cosa va obiettivamente tenuto conto nell'ottica di un'accettazione, o di un rifiuto, da parte della Svizzera?
Michele Rossi, già membro della delegazione elvetica che negoziò, nella seconda metà degli anni Novanta, l'accordo fra Svizzera e UE sulla libera circolazione delle persone
A dare le risposte del caso, uno specialista della materia:
Michele Rossi, avvocato, docente universitario e già negoziatore della Confederazione all'epoca delle trattative che portarono ai Bilaterali I. Con lui cercheremo di sviscerare, attraverso il video qui collocato in apertura, questo tema di portata così determinante per i nostri rapporti con l'Europa.
Alex Ricordi