L'aeroporto di Lugano-Agno resterà ancora in mano alla città. Il Municipio cittadino ha infatti deciso di abbandonare la procedura di privatizzazione dello scalo, come comunicato ieri, martedì, in una nota.
Era la primavera del 2020 quando la Lugano Airport SA era stata posta in liquidazione. Per evitare la chiusura dello scalo la gestione era passata in mano alla città. Poi in novembre la chiamata agli investitori privati. Delle 7 cordate annunciatesi, ne erano rimaste 2, fra varie peripezie. Quasi tre anni dopo il Municipio ha però abbandonato questa procedura, come spiega ai nostri microfoni il sindaco Michele Foletti: “È chiaro che sono stati fatti degli errori, anche da parte nostra. Ci sono stati anche dei cambiamenti tra i concorrenti, che si sono consorziati e poi lasciati e che non decidevano su quale progetto puntare, per la seconda fase. Questo ha allungato i tempi, imponendoci di porre le basi per un nuovo concorso, con regole chiare e una nuova concessione, speriamo, rilasciata dalla Confederazione”.
Concessione che scade nel 2026 e che necessita di quella che si chiama la Scheda PSIA, una specie di piano regolatore per la zona aeroportuale. Entro la fine di quest'anno il Municipio dovrà però chiedere altri crediti al Consiglio comunale. “Un aeroporto chiuso non lo si riapre più: dobbiamo quindi mettere dei cerotti – continua Foletti – per poter ottemperare a tutte le prescrizioni dell’Ufficio federale dell’aviazione civile e quindi operare. Ci vorranno nei prossimi anni degli investimenti, non enormi, ma che servono a mantenere aperto e funzionale l’aeroporto. Poi i grossi investimenti saranno a carico dei privati”.
E la strategia per coinvolgere gli investitori privati verrà approfondita in un nuovo gruppo di lavoro capitanato dal municipale Filippo Lombardi. La strategia per un partenariato pubblico-privato verrà presentata al Legislativo entro fine 2024.

Aeroporto di Agno, tutto da rifare
Il Quotidiano 29.08.2023, 19:00