Ticino e Grigioni

Aeroporto, spunta un piano C

Il progetto da 20 milioni per il rilancio dello scalo di Agno non partirà prima del ripristino della tratta Lugano-Ginevra

  • 28 maggio 2018, 20:02
  • 23 novembre, 01:22
Il progetto di rilancio potrebbe concretizzarsi, ma c'è un ma

Il progetto di rilancio potrebbe concretizzarsi, ma c'è un ma

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Potrebbe concretizzarsi il progetto da 20 milioni per rilanciare l'aeroporto di Lugano, ma per far partire i lavori è fondamentale il ripristino del collegamento con Ginevra. È quanto è emerso dall'incontro di martedì avvenuto a Agno tra il gruppo di investitori che hanno presentato il piano di sviluppo e i membri del CdA dello scalo.

"Abbiamo trovato un accordo di base su come procedere tra pubblico e privato", ha dichiarato ai microfoni della RSI Dario Kessel – uno dei privati pronti a investire sulle infrastrutture dell’aeroporto. "Interventi - ha precisato - che potrebbero diventare realtà fra due anni".

Il progetto prevede un albergo, un autosilo e degli hangar, inclusi i due per i quali il Comune di Lugano ha appena sbloccato 6 milioni di franchi. Rilancio che dipende però, come ha ribadito il direttore dello scalo Maurizio Merlo, dal ripristino del collegamento con Ginevra: "La ripresa del volo è una priorità. Stiamo lavorando per far sì che il volo riparta entro settembre-ottobre di quest'anno".

E per quanto concerne proprio la ripresa della tratta, il direttore parla di un piano C che va a sommarsi a quello di Skywork e a quello di Air Ticino (che punta sulla creazione di una compagnia di proprietà della città di Lugano). Piano che per ora resta però ancora avvolto nel mistero.

CSI/CaL

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