La votazione sulla riforma fiscale approvata dal Parlamento il 12 dicembre scorso si terrà regolarmente. Il Consiglio di Stato ticinese, infatti, ha dichiarato mercoledì irricevibile il reclamo inoltrato da un cittadino, che chiedeva il ritiro del decreto di convocazione e quindi l’annullamento della votazione cantonale del prossimo 29 aprile, poiché giunto fuori tempo massimo.
Attraverso il reclamo si sottolineava, in particolare, la possibile violazione di un principio costituzionale, ovvero il fatto di unire la riforma fiscale a quella sociale e si chiedeva al Governo di ritirare il decreto di convocazione della prossima votazione cantonale e di sottoporlo a votazione popolare solo quando il Gran Consiglio avesse deciso di opporvi un controprogetto.
Nella propria decisione, l'esecutivo ricorda di avere seguito la prassi e la legislazione vigente, fissando la data della consultazione e preparando il materiale di voto in base alla decisione del Parlamento. La richiesta di ritiro del decreto non è dunque ammissibile.
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