Si è aperto stamane a Lugano di fronte alla Corte delle Assise correzionali, il processo per il più grande traffico di farmaci contraffatti mai emerso in Ticino. La coppia di imputati (un 48enne ticinese e la sua compagna, una rumena di 35 anni) è accusata di aver smerciato oltre 270'000 compresse contraffate tra il 2005 e il 2008. Scarsi i principi attivi contenuti in questi preparati, poi spacciati su Internet per i medicamenti originali. Al centro del caso soprattutto medicamenti contro l'impotenza maschile, a cominciare dalle pilloline blu.
Il 48enne, che all'epoca era disoccupato, ha spiegato di essersi messo in questo commercio per sostenere finanziariamente sé stesso e la compagna. La donna ha invece affermato che, non appena ha capito che il commercio era illegale, non ha più voluto saperne. Per il periodo in questione hanno intascato provvigioni mensili tra i 1.500 e i 3.000 franchi. La coppia era stata identificata grazie alla segnalazione degli inquirenti olandesi. La sentenza è attesa nel corso del pomeriggio.
CSI/Diem/Sp