Il grido "Allah Akbar" lanciato dalla trentina di persone riunite da mercoledì mattina presto davanti al Tribunale penale federale di Bellinzona, ha accolto l'arrivo di Nicolas Blancho e degli altri due membri del Consiglio centrale islamico svizzero (il responsabile culturale Naim Cherni e il responsabile della comunicazione Qaasim Illi) a processo per violazione della legge federale che vieta i gruppi al-Qaida e Stato islamico.
Il TPF di Bellinzona
L'arrivo di Nicolas Blancho al TPF di Bellinzona
RSI/Mattia Pacella 16.05.2018, 10:30
I tre rischiano fino a cinque anni di carcere per aver diffuso un'intervista a Abdullah Al-Muhaysini. Secondo la procura federale è stato un atto di propaganda terroristica che ha dato voce a un alto rappresentante di al-Qaida in Siria, per gli imputati e i loro difensori un servizio giornalistico su un mediatore tra i vari gruppi ribelli siriani e un attivo oppositore dello Stato islamico.
Il processo proseguirà anche giovedì. La sentenza è prevista per il 25 maggio.
Diem/MP/RG
RG 08.00 del 16.05.18: il servizio di Maria Jannuzzi
RSI Info 16.05.2018, 09:56
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