La migrazione degli anfibi verso gli stagni — luoghi dove poi si riproducono — è iniziata, complice la pioggia e le temperature miti di questi giorni che hanno messo fine al loro letargo. Lo spostamento, tuttavia, è costellato di pericoli (situazione che ha ispirato Frogger, videogioco divenuto un classico negli anni Ottanta): rospi e rane, infatti, per raggiungere l'acqua spesso devono vedersela con le autonomobili.
Un centinaio di volontari del WWF sparsi sul territorio, anche quest'anno, pattugliano le zone a rischio per permettere a oltre 10'000 esemplari di superare le strade pericolose (almeno dal loro punto di vista) senza rischi.
Tiziano Maddalena, esperto cantonale del centro di coordinamento svizzero per la tutela e la protezione di questi animali, ha raccontato ai microfoni della RSI (ascolta l'audio) che "sono una specie minacciata, oltre che dal traffico delle strade che forma una barriera e blocca loro il passaggio, pure dal numero di stagni che si sta riducendo anche a causa dell'urbanizzazione". Maddalena ha poi sottolineato come la presenza di rane e rospi sia "indice di una buona salute dell'ecosistema, della biodiversità e, più in generale, di tutto l'ambiente".
CSI/px
CSI 18.00 del 5.3.2017 — Il servizio di Alice Pedrazzini
RSI Info 05.03.2017, 17:38
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