Ticino e Grigioni

Aperture domenicali dei negozi: luci e ombre

Per Sommaruga (Federcommercio) le cose sono andate bene, ma secondo il sindacato Unia favoriscono quasi esclusivamente la grande distribuzione

  • Ieri, 18:22
  • Un'ora fa
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Foto d'archivio

  • Ti Press
Di: SEIDISERA/M. Ang. 

Seconda domenica di dicembre con aperture straordinarie dei negozi in Ticino, autorizzate dall’autorità cantonale. Chi aderisce deve rispettare una serie di disposizioni a tutela dei lavoratori.

Lorenza Sommaruga è titolare di due negozi in centro a Lugano ed è anche, da sei anni, la presidente della Federcommercio ticinese, prima donna a ricoprire questo ruolo. Con lei SEIDISERA ha cercato di tastare il polso degli acquisti. “Le domeniche sono andate molto bene, per chi ha tenuto aperto, evidentemente. Sorprendentemente è andata bene anche la prima domenica, ossia il primo di dicembre (parlo per la mia città in questo momento). Non avrei mai immaginato l’accensione dell’albero di Natale, le bancarelle, le attività... hanno fatto in modo che ci sia stata molta affluenza . E i negozi hanno venduto bene”, spiega ai microfoni della RSI.

“Non è più come una volta, ossia non ci sono più le tendenze legate a eventi, ad avvenimenti. È tutto molto modificato, quindi si sta attenti all’evoluzione del consumatore e del consumo - aggiunge Sommaruga - Il commerciante deve sicuramente accompagnare questa evoluzione. Quest’anno è stato, forse non per tutti, ma per tanti, un anno molto difficile. Però a novembre abbiamo già potuto valutare che l’andamento natalizio aveva preso piede, contrariamente agli altri anni, quando si attivava molto più tardi”.

Un’evoluzione positiva che, dice Lorenza Sommaruga, va anche cercata nello slancio dato dalle altre domeniche di apertura durante l’anno: “Sicuramente il permesso dato dalla legge, che consente ai negozi con un massimo di 400 metri quadrati di superficie, di poter tenere aperto, ha sicuramente aiutato, perché tutti coloro che hanno voluto aprire l’hanno fatto. Le città si sono attivate moltissimo. Tanti eventi fanno sì che molte persone possano partecipare. E se il nostro territorio rimane così attrattivo, così come lo è quest’anno, allora evidentemente le persone hanno meno voglia di andare oltre frontiera”.

C’è chi però crede che le aperture domenicali favoriscano quasi esclusivamente la grande distribuzione. Chiara Landi è responsabile del settore terziario di Unia, ai nostri microfoni spiega che: “Abbiamo visto che, purtroppo (come avevamo già detto) ne stanno approfittando esclusivamente le grandi catene, non i commercianti dei centri cittadini, delle zone turistiche. E questo purtroppo ha un impatto negativo sui piccoli commerci, perché vedono le loro fette di mercato divorate dal grande commercio. Stiamo monitorando gli effetti e l’impatto che queste aperture avranno sul tessuto commerciale nel medio periodo”.

La limitazione a 400 metri quadri viene facilmente aggirata, secondo il sindacato. “Purtroppo abbiamo constatato che anche le superfici superiori aprono alla domenica, delimitando le superfici con nastri o mettendo scaffalature per limitare la superficie . Questo, a nostro modo di vedere, è un azzeramento di quelle che sono le limitazioni previste. Stiamo facendo le nostre valutazioni, raccogliendo i dati per poter poi affrontare la cosa anche sul piano giuridico”, conclude Chiara Landi.

30:00

SEIDISERA del 15.12.2024

RSI Info 15.12.2024, 18:49

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