La fredda domenica mattina non ha invogliato allo shopping, ma va detto che erano pochi i negozi aperti, anche in un comune come Ascona dove le aperture durante i festivi sono sfruttate praticamente da tutti.
“In inverno apro la mia boutique al massimo tre giorni alla settimana, mentre in estate lavoriamo sette giorni su sette”, racconta Adriana Pancaldi titolare di una boutique di accessori.
Una scelta che soddisfa anche ristoratori e albergatori, ai quali non dispiacerebbe - d'estate - avere apertura serali. “Il turista svizzero tedesco ama far cena molto presto e la sera, facendo una passeggiata, può anche fare acquisti”, dichiara Max Perucchi, presidente di HotellerieSuisse Ascona-Locarno.
Per alcuni commercianti il poter tenere aperti è un'opportunità indispensabile. “Con il covid siamo in una situazione molto difficile e senza questa domenica sarebbe quasi impossibile pagare gli affitti”, racconta Daniele Urban della Boutique Rebecca. “È come un secondo sabato”, gli fa eco Brian Monney della Boutique Tribù.
Ma se ad Ascona è prassi vedere le boutique aperte a Lugano la situazione precaria, soprattutto durante i primi mesi dell'anno. “Durante il 2021 la possibilità è stata sfruttata in maniera secondo noi sufficiente per essere il primo anno e un anno di pandemia. – afferma Rupen Nacaroglu, presidente della Società dei commercianti di Lugano – È ovvio che sul lungo termini auspichiamo che i nugozi che sfruttano questa possibilità aumentino”.
E c'è già chi in Piazza Riforma non demorde e approfitta di ogni apertura. "Forse sono l’unica ad essere aperta – racconta Valentina della boutique SH 21 – Si tratta di cercare di movimentare il turismo e la vendita. Il covid ha purtroppo portato delle grosse problematiche. L’augurio è che la domenica possa incentivare le persone a fare shopping”.