È stato arrestato lunedì un 34enne ceco sospettato di aver preso parte a una truffa ad anziani nel Mendrisiotto. Questo crimine sta diventando sempre più diffuso in Ticino e in altre regioni svizzere, con un bersaglio preferito: gli anziani. E tutto questo in una nuova forma particolarmente aggressiva di truffa: le “chiamate shock”, sottolinea la polizia cantonale in un comunicato.
I truffatori si presentano al telefono sotto falsa identità, fingendosi parenti, amici, agenti di polizia, avvocati o addirittura medici, per convincere le vittime a consegnare ingenti somme di denaro o preziosi per un’emergenza. La buona volontà di aiutare un parente in difficoltà o il desiderio di sentirsi utili spesso spingono le vittime a cadere in questa trappola, sottolineano le autorità, le quali spiegano che “sono in programma conferenze rivolte agli anziani per sensibilizzare sulle truffe telefoniche. Inoltre, da settembre 2023, è stata avviata una campagna di prevenzione nazionale denominata “Niente panico! Riappendente subito!”, coordinata dalla Prevenzione svizzera della criminalità.
Anziani vittime dei truffatori
Il Quotidiano 24.10.2023, 19:38
La campagna "Niente Panico! Riappendete Subito" di ProSenectute