“Se qualcuno può dolersi della reciprocità degli accordi bilaterali, oso dire che non sono gli italiani ma siamo semmai noi”. Il consigliere di stato Claudio Zali reagisce così alla presa di posizione di Confartigianato secondo la quale la nuova legge sulle imprese artigianali, che istituisce un albo professionale e ne impone l’iscrizione anche agli imprenditori esteri, non rispetterebbe gli accordi bilaterali con l’UE.
“Già a suo tempo – sottolinea Zali - avevo raccolto la voce di molti operatori del settore economico ticinese che incontravano difficoltà enormi a diventare operativi in Italia e venivano confrontati con adempimenti burocratici molto difficili da assolvere”.
Il testo, ricordiamo, è entrato in vigore il primo febbraio. L’albo professionale sarà allestito da una specifica commissione composta da rappresentanti delle associazioni professionali di riferimento. La Confartigianato ha chiesto l’intervento del Governo italiano per far cadere questo obbligo.
CSI/SP
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