Ticino e Grigioni

Asilanti in Ticino, un’accoglienza da 70 milioni

Buona parte dei costi è rimborsata dalla Confederazione - Aumentata di 10 milioni e mezzo la spesa nel settore perché gli arrivi sono in aumento

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Richiendenti l'asilo, numeri in aumento

Il Quotidiano 06.09.2024, 19:00

Di: Sharon Bernardi/RSI Info

La fotografia odierna parla di 2’325 richiedenti l’asilo in Ticino. Più di 1’400 sono ospitati in appartamenti. E in numeri in Svizzera stanno aumentando. “Abbiamo un incremento importante, in particolare dei minorenni non accompagnati”, dice alla RSI Gabriele Fattorini, responsabile della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie del DSS. Giovani senza genitori, continua, “che creano un incremento delle spese in questo settore”.

È spulciando i conti pubblici che si nota come le spese per i profughi ucraini con statuto S (sono 2’994) non vengano messe a preventivo, per decisione contabile. Lo saranno l’anno prossimo. Si tratta di 40 milioni di franchi che vengono compensati dalla Confederazione. Ma si osserva anche che la spesa per il settore dell’asilo è salita di 10,5 milioni di franchi. “Si tratta - spiega il capodivisione - di prestazioni di alloggio collettivo, ossia le strutture che accolgono più persone, ma anche prestazioni legate all’accoglienza individuale. Quindi il sostentamento di queste persone, il pagamento dei premi di cassa malati, il vitto e quant’altro”.

Se sommiamo tutto, e aggiungiamo anche i contributi per i vari centri, le strutture della Croce Rossa, le pensioni e i progetti pilota, si arriva a quasi una settantina di milioni di franchi. “Una cifra certamente importante, tanto quanto il numero delle persone che fanno capo a questo settore. Occorre però anche considerare il fatto che una buona parte di questi costi sono rimborsati dalla Confederazione o da altre forme di entrate”.

Le chiusure dell’hotel di Vezia e del Colorado Café di Bodio non hanno inciso. Ora però il Cantone è alla ricerca di spazi. Lo farà pubblicamente, per strutture di grandi dimensioni. Capaci di ospitare fino a 80 migranti. Una strategia che per Fattorini non è contraddittoria: “Bisogna dire che il contratto di alcune strutture era a termine ed è stato anche prolungato. Nel frattempo abbiamo dovuto cercare altre soluzioni, sia compatibili ai bisogni delle persone che ci vengono affidate, sia ad un certo criterio di economicità”. Una ricerca di alloggi che è ormai tradizione in Ticino.

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