Ticino e Grigioni

Asilo: Ticino sotto pressione

Numero di arrivi “sempre molto elevato” e “grandi difficoltà nel reperire alloggi” per i richiedenti assegnati - Intervista a Renzo Zanini

  • 12 marzo, 18:59
Ti_Press_SA_458679.jpg

Nel 2023 ci sono state 606 attribuzioni totali di richiedenti, di cui 133 minorenni non accompagnati

  • archivio tipress
Di: SEIDISERA/John Robbiani

È di ieri la notizia della situazione d’emergenza dichiarata nel canton Lucerna per le capacità d’accoglienza dei richiedenti asilo: le strutture sono piene e questo stato d’emergenza potrebbe consentire al cantone - anche se questa soluzione non fa l’unanimità - di mettere in esercizio strutture della protezione come alloggi provvisori. Ma com’è la situazione in Ticino, nei centri gestiti dal cantone? Ne abbiamo parlato con Renzo Zanini, capo dell’Ufficio cantonale dei richiedenti l’asilo e dei rifugiati (URAR)

“La situazione è difficile ormai da quasi 2 anni: il numero di arrivi è sempre molto elevato e abbiamo grandi difficoltà nel reperire alloggi per i richiedenti l’asilo che ci vengono attribuiti dalla Confederazione, soprattutto per i minorenni non accompagnati. Difficoltà ancora maggiori, poi, nel trovare soluzioni a lungo termine. Ci sono dei problemi pianificatori, edilizi - lo abbiamo visto adesso con la procedura di Cresciano - e problemi di idoneità: spesso le strutture che troviamo che ci vengono proposte non soddisfano dei criteri minimi. E poi ci sono anche i problemi finanziari con cui anche noi come tutti gli altri servizi dello Stato siamo in questo momento confrontati”.

Può darci qualche dato per capire la situazione?

Fino al 2021, all’anno arrivavano tra le 250 e le 300 persone, di cui una ventina circa erano minorenni non accompagnati. Nel 2022 (il numero) è più che raddoppiato. L’anno scorso ci sono state 606 attribuzioni totali, di cui 133 minorenni non accompagnati. Direi veramente esploso. Da tutti i dati di cui le ho appena detto sono esclusi i cittadini ucraini.

Prima parlavamo di minorenni non accompagnati e di Cresciano, del foyer che vorreste aprire lì. Inizialmente si pensava potesse essere pronto per l’estate del 2023 e siamo nella primavera del 2024. A cosa si deve questo ritardo?

È stata fatta una domanda di costruzione per il cambio di destinazione della struttura. Il Municipio ha rilasciato una licenza edilizia che al momento è oggetto di ricorso presso i servizi. 

Puntate sempre su quel progetto o state valutando alternative?

Nel frattempo abbiamo aperto diverse strutture temporanee. Cresciano è una soluzione a medio-lungo termine che ci permetterebbe di disporre di una struttura bella, idonea per i prossimi anni. Oggi abbiamo collocato minorenni non accompagnati in varie strutture, che però sono solo soluzioni temporanee.

Le chiedo qualcosa sulla struttura di Paradiso: da anni si dice che verrà chiusa a breve perché vetusta, in decadenza. Cosa dobbiamo aspettarci? La situazione attuale rende possibile rinunciare a quegli spazi?

La situazione attuale rende impossibile rinunciare a quegli spazi. La strategia del Cantone rimane sempre quella, appena possibile, di poter chiudere la struttura perché non risponde più completamente ai bisogni e ai criteri di una struttura moderna e trovare una soluzione altrove. Però per i prossimi mesi non siamo ancora in grado di chiudere quella struttura.

Asilo, la pressione in Ticino resta alta

SEIDISERA 12.03.2024, 18:31

  • RSI

                

Correlati

Ti potrebbe interessare