"Attenti alla garanzia VW"

"Noi siamo in stretto contatto con la Fédération romande des consommateurs, se si farà una denuncia penale modello contro la Volkswagen (leggi il nostro articolo), varrà un po’ per tutti in Svizzera, quindi anche per noi".

Laura Regazzoni Meli dell’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI) ci spiega che ci vorranno alcuni giorni o settimane per approfondire e decidere i passi da intraprendere dopo lo scandalo sui motori diesel, anche perché, afferma, "si attendono le informazioni promesse ai consumatori dalla casa automobilistica".

"Manca una class action"

“Il problema nel nostro paese”, continua, "è che non esiste una cosiddetta class action, che permetta alle organizzazioni di tutela di intervenire a nome di tutti i consumatori che sono stati lesi da un determinato produttore…noi avevamo fatto denuncia penale per esempio per lo scandalo della carne equina, stiamo aspettando ancora oggi una risposta”.

"Se scade la garanzia, meglio reagire"

Per ora, ci spiega, non sono molte le persone in Ticino che hanno chiesto aiuto all’ACSI. "Siamo dell’idea", sottolinea, "che si può ancora aspettare. Gli unici che dovrebbero però reagire un po’ in fretta sono quei consumatori la cui garanzia sta per scadere. Dovrebbero scrivere per segnalare al loro venditore questo problema".

"Cantoni ingannati"

Nello scandalo che vede il colosso tedesco aver violato le norme antismog usando un software progettato per aggirare i controlli sulle emissioni inquinati, non vengono lesi unicamente i consumatori…”Lesi sono pure i cantoni”, dichiara la nostra interlocutrice, “che in questo modo hanno incassato meno tasse. Più un’auto inquina più il suo proprietario deve pagare... con questo imbroglio, ciò non è avvenuto”.

Alessandra Spataro