Ticino e Grigioni

Attesa neve abbondante

Allerta di MeteoSvizzera a sud delle Alpi per giovedì e venerdì. A San Bernardino il manto sfiora già i 60 centimetri

  • 12 novembre 2019, 16:42
  • 22 novembre, 20:42
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San Benardino, 12 novembre 2019

  • E.T.
Di: Diem 

La neve fattasi vedere la scorsa notte al Sud delle Alpi dove ha imbiancato il paesaggio anche a basse altitudini nelle valli, è solo un assaggio di quella che i meteorologi prevedono cadrà tra giovedì e venerdì. MeteoSvizzera ha diffuso un’allerta di grado 3 (possibile) per tutto il Ticino, il Moesano, la Bregaglia e la Val Poschiavo in vigore dalle 12 del 14 novembre alle 18 del 15 novembre.

L'allerta tocca tutta la Svizzera sud alpina ma anche alcune regioni settentrionali

L'allerta tocca tutta la Svizzera sud alpina ma anche alcune regioni settentrionali

  • MeteoSvizzera

Il primo consiglio per tutti gli automobilisti è quello di equipaggiarsi per tempo. Ma non sarà facile. Dai gommisti i tempi di attesa per montare gli pneumatici invernali sono già molto lunghi.

Gli esperti di Locarno-Monti si aspettano precipitazioni sotto forma nevosa fino a un’altitudine di 500 metri (più o meno la quota della galleria autostradale del Monte Ceneri) che potrebbero provocare anche problemi alla circolazione stradale. Gli accumuli previsti spaziano dai 5-15 centimetri sopra gli 800 metri ai 30-50 sopra i 1'200.

Primato di neve fresca a San Bernardino

Se così fosse a San Bernardino l’altezza del manto in paese supererà il metro di altezza già a metà novembre. Martedì i residenti nella frazione di Mesocco, stando ai dati forniti dalla rete di rilevamento nazionale, al risveglio si sono trovati davanti 58 centimetri di coltre bianca, dei quali 43 accumulatisi solo nel corso dell’ultima notte. Una quantità senza pari in tutto il resto dell’arco alpino. Attualmente, a titolo di confronto, ci sono 51 centimetri di neve a Sils-Maria, 44 a Cavaglia, 41 sul Weissfluhjoch, 36 ad Arosa, 34 a Bosco Gurin, 33 a Bivio e 23 ad Airolo.

Tutte località alpine dove si spera di tornare a vivere un inverno normale. Normale, nel senso, che permetta anche di aprire gli impianti di risalita tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre. Le premesse sembrano esserci e i gatti delle nevi hanno cominciato a muoversi per preparare il fondo delle piste.

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