"No assolutamente, non siamo spaccati. Anzi. Siamo desiderosi di guardare in avanti e di riuscire a risolvere la questione del centro autogestito, di riuscire a monitorare la situazione per queste continue manifestazioni per il bene dei cittadini, ci mancherebbe."
Così Roberto Badaracco, ai microfoni della RSI, dopo la lunga seduta con cui oggi, mercoledì, il Municipio di Lugano è tornato a riunirsi e soprattutto a confrontarsi sui fatti legati ai molinari e sfociati nella demolizione dell'ex Macello. "Ci siamo chiariti vicendevolmente, ognuno ha detto le sue in maniera anche aperta, anche sentita, emozionale. Ognuno ha avuto modo di spiegarsi in maniera che si possa subito ripartire...", ha aggiunto il capodicastero cultura, sport ed eventi: uno dei municipali che non erano stati consultati sabato notte, sulla demolizione.
Una seduta monotematica. Sulla scorta di nostre informazioni, i municipali hanno incontrato nel pomeriggio anche alcuni rappresentanti della polizia: fra essi anche il capoarea della gendarmeria Marco Zambetti e il vicecomandante della cantonale Lorenzo Hutter. Il sindaco Marco Borradori per ora non si esprime e senza esito sono stati finora anche i tentativi di ottenere dichiarazioni, come da Badaracco, anche dagli altri municipali.
Ma il Municipio si è dato delle priorità? "La priorità è di affrontare tutte le tematiche", risponde Badaracco. "Oggi la seduta è durata tantissimo, proprio per avere il tempo di affrontare tutte le tematiche con cognizione di causa, con gli appofrondimenti dovuti e le discussioni che si imponevano".
CSI/ARi