I voli d’elicottero per recuperare la selvaggina di domenica sono vietati e permessi eccezionalmente solo in casi urgenti. Non esiste nessuna interpretazione più permissiva della legge per Ticino e Moesano (dove le zone di caccia sono sovente più scomode).
Se lunedì dalle compagnie d’elicottero si era levata la protesta e la richiesta di intavolare una discussione, da Berna arriva adesso la precisazione dell’Ufficio federale dell’aviazione civile che ribadisce il divieto domenicale di levarsi in aria per recuperare cervi e altri capi particolarmente pesanti.
Altre interpretazioni alle regole non sono possibili, ricorda il portavoce dell’UFAC, Antonello Laveglia. Con un’unica eccezione: “Solo in casi urgenti e in quel caso devono poi essere notificati il giorno successivo. A livello di caccia, le legislazioni in Ticino e Grigioni consentono il recupero delle bestie che sono state abbattute con un elicottero. Però bisogna preventivamente essere autorizzati da un guardiacaccia o dall'ufficio caccia pesca. Quindi la situazione non è cambiata, è rimasta identica al passato”.
Quanto all’esistenza, evocata al radiogiornale da una delle società di trasporto, di un’interpretazione regionale più permissiva, non contestata da Berna, il portavoce è chiaro: “No, non si tratta di un'interpretazione, in quanto la legislazione è piuttosto chiara. D'altra parte il nostro compito di vigilanza ci obbliga, nel momento in cui abbiamo delle indicazioni che le disposizioni legali non siano state rispettate o capite, ad attivarci”.
Resta il lamento dei cacciatori, per voce del loro presidente in Ticino, il consigliere nazionale Fabio Regazzi, che ha sottolineato l’infelicità di una comunicazione avvenuta a stagione venatoria ormai iniziata.
RG 07.00 del 13.09.2022 -Il servizio di Alessandro Broggini
RSI Info 13.09.2022, 11:48
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