"Comunichiamo che oggi l'Ufficio dell'aviazione civile (UFAC) a Berna ha intimato alle compagnie di elicotteri lo stop da subito per i recuperi di selvaggina di domenica, adottando senza riserve l'ordinanza sugli atterraggi fuori dagli aerodromi". È il post pubblicato sabato sui social dalle compagnie di trasporto della Svizzera Italiana.
In sostanza, Berna ha bacchettato le compagnie e ha fermato i recuperi di selvaggina via elicottero la domenica e nei giorni festivi. Un divieto previsto dalla legge ma finora per la caccia si era sempre fatta un'eccezione.
"Per noi andare avanti in questa condizione significa rischiare di farci compromettere e interrompere la licenza di volo, sia aziendale sia dei piloti" commenta Renato Belloli, direttore di Heli Rezia con base a San Vittore (GR), interpellato dalla RSI. "Tutti quanti - aggiunge - abbiamo interpretato la legge in una certa forma, cosa che direttamente o indirettamente ha fatto anche l'Ufficio dell'aria, in quanto non è una novità che in Ticino e nel Moesano a settembre e nei mesi a seguire c'è la caccia e le prede si possono poi portare a valle in elicottero".
Per le compagnie di elitrasporto non è chiaro per quale motivo l'UFAC sia intervenuto proprio ora e intendono pertanto intavolare un dialogo con Berna. "Chiederemo una rivisitazione piuttosto che un'analisi della situazione" afferma ancora Belloli.
"La questione andrà per forza chiarita" commenta anche Fabio Regazzi, presidente della Federazione cacciatori ticinesi. "A mio avviso, si devono poter concedere delle deroghe, perché altrimenti la domenica sarà veramente difficile che i cacciatori possano esercitare la loro attività".