Tempo di primi bilanci per le stazioni invernali della Svizzera italiana. Le festività hanno portato un po’ di neve e nel complesso gli operatori del settore sono soddisfatti.
Ad Airolo i gestori degli impianti di risalita hanno ritrovato il sorriso, dopo due annate che non esitano a definire catastrofiche. Le vacanze di Natale sono state baciate da condizioni meteorologiche ideali, da neve fresca abbondante e polverosa, e hanno fatto registrare un 30% di affluenza in più rispetto all’anno precedente.
“Possiamo dire che quest’anno sta andando bene. – dichiara Simone Beffa, direttore di Valbianca – Airolo Pesciüm - Bisognerebbe avere una media sopra i 1’000 passaggi per lungo tempo… Noi abbiamo avuto dei picchi sui 1’000, adesso ci vuole continuità nei prossimi giorni”. Continuità nei risultati d’esercizio che sarà fondamentale per superare definitivamente la crisi delle due stagioni passate.
Con le famiglie sempre più tartassate da un costo della vita in netto aumento, il rischio è che una volta acquistate le giornaliere non restino in tasca grandi risorse. La preoccupazione è che a farne le spese sia un altro settore cruciale del turismo invernale: la ristorazione. Ma non è così, almeno a Pesciüm. Dal gestore del ristorante giungono notizie confortanti. “Queste ultime vacanze di natale abbiamo avuto delle forti presenze sia di famiglie che di persone singole – afferma Fabrizio Piffero, gerente del ristorante La Stüa – e questo ci fa bene sperare per il resto della stagione”.
Soddisfazione anche a Carì
Dopo due inverni complicati quest’anno a Carì l’inizio della stagione è decisamente buono. “Due anni come quelli passati non fanno bene, quindi ci voleva anche un po’ per il morale. – afferma Gabriele Gendotti, presidente Nuova Carì – Tutto ha funzionato bene. Non siamo più abituati ad avere così tanta gente e si tratta di gente che aveva voglia di divertirsi. Credo che abbiamo raggiunto i 10’000 primi passaggi”. È però presto per dire che la stagione è salva. “Vedremo – replica Gendotti – La neve che è arrivata ci garantisce almeno il carnevale, poi vedremo. Ma siamo ottimisti, perché questo sembra un anno buono”.
Le altre stazioni
A Campo Blenio i passaggi sono stati quasi 4’500, in linea con lo scorso anno; mentre al Nara, che era rimasto chiuso la scorsa stagione, si sono contati più di 6’000 sciatori.
Nei Grigioni a San Bernardino c’è grande soddisfazione per la riapertura al Confin dove è stata registrata una media di 1’500 utenti al giorno. Infine meno bene ha fatto Bosco Gurin, dove il confronto con le stagioni pre-covid testimonia di un’affluenza dimezzata con circa 500 passaggi al giorno.
Ovunque comunque la neve permetterà di sciare almeno fino alle vacanze di Carnevale.