Il 23 agosto 2017 tre milioni di metri cubi di roccia si sono staccati dal Pizzo Cengalo in Val Bregaglia, provocando una valanga di detriti e fango che ha distrutto case, strade e infrastrutture di Bondo. Domenica la popolazione della valle è chiamata a votare un credito per risistemare il fondovalle.
I segni della frana sono ancora ben visibili, ma adesso il piano per mettere in sicurezza gli abitati è pronto. Verrà ad esempio realizzato un nuovo ponte, che sarà più alto della strada attuale di oltre cinque metri. Per alzare il manto stradale rispetto alla situazione attuale ci vuole un intervento radicale. Il Comune ha indetto un concorso di idee. Il team di ingegneri e architetti selezionato ha elaborato la soluzione ora in votazione.
"Verranno sistemati gli argini, ampliato il bacino di ritenzione e tutto l'argine da Sottoponte fino a Spino. Oltre al ponte si farà una rotonda all'incrocio per Bondo e per Spino", spiega il sindaco di Bregaglia Fernando Giovanoli. Dei 42 milioni di franchi previsti per le opere di ripristino, circa 12 sono a carico del Comune, il resto è coperto da Cantone e Confederazione.