Se il bel tempo si vede dal mattino, terso e senza una nuvola, l’apertura della stagione sciistica a Bosco Gurin è partita sabato nel migliore dei modi. Anche se aprire i battenti non è stato un gioco da ragazzi, sottolinea il proprietario degli impianti Giovanni Frapolli: “Siamo stati miracolati. Sabato scorso, con gli impianti e l’albergo chiusi, il paese era morto. Poi ha iniziato a nevicare e questo mi ha dato uno spirito combattivo. Dopodiché ha piovuto e la temperatura è cambiata quattro volte. Questo per dire che siamo tenaci. Anche se nell’attuale situazione non è facile portare avanti progetti futuri”.
Bosco Gurin è reduce infatti da due stagioni disastrose per la mancanza di neve e c’è la sensazione che si stia, da tempo, marciando sul posto. “Lo spirito combattivo c’è - dice Frapolli - ma sarà l’ultimo inverno così. Ho in mente delle soluzioni radicali, coivolgendo i Comuni”. Tra dubbi e incognite legate al cielo si va, comunque, avanti.